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    Un sito web dedicato che raccoglie le tracce GPS, le descrizioni, le mappe e le immagini dei sentieri più belli delle Prealpi Trevigiane

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In ogni scheda troverai i file .gpx da portare con te attraverso App e navigatori.

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COME FUNZIONA

Il sito internet www.prealpiflash.it raccoglie una sintesi descrittiva degli itinerari raccontati da Giovanni Carraro nel libro Prealpi Flash, le photogallery dei singoli passaggi del tracciato e una sezione di download della traccia GPS desiderata. Con questo file è possibile analizzare i dati dell’itinerario prima di partire, grazie ad uno dei numerosi software di consultazione delle tracce GPS disponibili sul mercato: evidenziare il profilo altimetrico, calcolare la lunghezza dell’escursione, leggere i punti geografici di partenza e di arrivo e visualizzare la linea del percorso comparandola con le sottostanti mappe cartografiche o foto satellitari.

Il file può essere caricato in una delle numerose App disponibili per smartphone o smartwatch oppure facendo l’upload in apposito navigatore da trekking più evoluto, di tipo palmare o da polso. Spetterà all’escursionista decidere quale sia il migliore strumento, l’importante è utilizzare sempre il GPS per tutti gli itinerari qui proposti.

Il GPS è un sistema che serve a determinare la posizione geografica di un oggetto sulla superficie terrestre grazie al segnale inviato da una rete di satelliti in orbita. Maggiore è il numero di satelliti captati, più precisa sarà la localizzazione.

Il ricevitore GPS è un modulo radio inserito nei navigatori GPS. Essi sono di tipo palmare o da polso, ma possono essere integrati anche in smartphone e smartwatch grazie alle App.

Alcuni navigatori contengono mappe cartografiche sopra le quali appare la nostra posizione. Molti navigatori possono registrare il nostro movimento generando una traccia che sarà costituita da un file, di solito con  estensione .gpx che può essere condivisa e caricata nelle specifiche applicazioni per poi essere seguita durante l’escursione.

Il navigatore GPS funziona indipendentemente dalla copertura telefonica. Non funziona se non intercetta i segnali dei satelliti, ad esempio all’interno di abitazioni, grotte, tunnel, anfratti, nelle valli con alte pareti rocciose.

Il navigatore capta il segnale dalla rete di satelliti e non viceversa. Per lanciare l’SOS, è necessario far conoscere ai soccorritori le proprie coordinate geografiche tramite messaggio, chiamata oppure App, purché vi sia copertura cellulare.

Alcuni apparati più evoluti oltre a ricevere il segnale GPS possono inviare una richiesta di SOS sfruttando specifiche reti satellitari come il sistema Iridium, che prevede tuttavia un abbonamento a pagamento. In questo caso non serve la copertura cellulare.

A volte la traccia da seguire può apparire imprecisa, con scostamento o zigzag rispetto alla mappa (effetto “drift”). Ciò avviene a seconda del grado di accuratezza della rete satellitare che può fornire un errore rispetto al punto reale in base alle condizioni meteorologiche, alla disponibilità e alla posizione dei satelliti in orbita in un determinato momento, alla qualità e al tipo di navigatore GPS.

La funzione altimetrica dell’apparato satellitare è calcolata sulla triangolazione dei satelliti. Un’imprecisione del segnale può generare uno scarto e pertanto molto spesso i navigatori GPS prevedono l’integrazione di un altimetro barometrico in grado di fornire una maggiore accuratezza.

Come tutti gli strumenti elettronici, anche il navigatore GPS ha dei limiti tecnici. Ne è un esempio la batteria: se si scarica non potremo più conoscere la nostra posizione, quindi non dimentichiamo di mettere nello zaino la carta geografica, il libro, la bussola.